UNA ROSA PER NORMA COSSETTO

I giovani berlusconiani celebrano la “Giornata del Ricordo” con una rosa a Norma Cossetto trucidata a soli 23 anni dai partigiani del
generale Tito che la gettarono ancora viva (dopo averla stuprata) dentro la foiba di Villa Surani.
Il 9 dicembre 2005 Norma Cossetto riceveva, alla memoria, dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi, la Medaglia d’Oro al Merito Civile con
questa motivazione:
“Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e
poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”.
Cosa volevano i partigiani comunisti del generale Tito?
Volevano liberare l’Istria dalla presenza italiana: e per questo, non colpirono solamente simboli e protagonisti del regime mussoliniano,
ma anche persone comuni come Norma Cossetto (che aveva l’unica colpa di essere la figlia del podestà), rappresentanti dell’italianità di
una terra che era culturalmente italiana da qualche millennio.
Per la sconfitta della guerra 350mila italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia furono costretti a lasciare le loro case, cedute alla
Jugoslavia per decisione dei vincitori. E per realizzare questo esodo i partigiani comunisti del generale Tito non esitarono a ricorrere a
forme di criminale violenza: foibe, annegamenti, torture, stupri …
Il governo italiano grazie all’ impegno di tanti esuli con la legge 92/2004 ha istituito il “Giorno del Ricordo” per non far dimenticare
questa immane tragedia fissandola il 10 febbraio in coincidenza con quel 10 febbraio 1947 in cui il Trattato di Pace imposto dai vincitori
della seconda guerra mondiale fissava l’alto prezzo dell’esito bellico addebitato in larga parte alle popolazioni Istro-Dalmate-Quarnerine.
A Norma Cossetto i partigiani comunisti del generale Tito propongono di rinnegare la propria famiglia e la propria Patria, ma lei rifiuta.
Lei dice di no. E per questo motivo perde la vita. La criminale violenza sessuale di gruppo a cui viene sottoposta non è solo il crimine di
chi vede il corpo femminile come una cosa da possedere. E’ un messaggio: questa non è più la vostra terra, ce la prendiamo noi con la
forza e ne facciamo quello che vogliamo. Ora e sempre. Più o meno quello che sta succedendo da circa 2 anni in Ucraina da parte delle
truppe militari del Presidente Vladimir Putin.
A noi il compito oggi di onorarla e farla ricordare portando una rosa in un luogo simbolo della nostra città.
Ciao Norma!
Benevento 10 febbraio 2024
Fiorenza Ceniccola
Consigliere Comunale Forza Italia – Guardia Sanframondi
Coordinatrice Forza Italia Giovani - Benevento
Comment