BISOGNA SOSTENERE L’ORCHESTRA FILARMONICA PER LA BELLEZZA E LA QUALITA’ DEI SUOI CONCERTI CHE OGNI VOLTA CI REGALA - Cultura

BISOGNA SOSTENERE L’ORCHESTRA FILARMONICA PER LA BELLEZZA E LA QUALITA’ DEI SUOI CONCERTI CHE OGNI VOLTA CI REGALA

Nel concerto del 17 marzo al Teatro Comunale ci ha offerto il lavoro di Peter Wittrich e quello di Ottorino Respighi

L’OFb ci ha offerto in una prima assoluta in Italia, il lavoro del M° Peter Wittrich, un notissimo compositore tedesco contemporaneo, che
ha assistito in sala all’esecuzione di questo suo nuovo lavoro.
Come ci ha spiegato all’inizio del concerto, il Maestro Simone Rubino, l’autore ha preso spunto dalla storia de “Il Piccolo Principe”, e la
musica ci fa vivere il viaggio in un aereo, che decolla, ma poi in volo subisce un guasto ed è costretto ad un atterraggio di fortuna, nel
deserto. Il pilota si trova a dover fare i conti con le difficoltà collegate alla brutta avventura che sta vivendo, collegati a questo atterraggio,
in un luogo ostile, dove c’è poca acqua e molto caldo.
Le percussioni suonate dal M° Simone Rubino, hanno ben sottolineato i momenti drammatici vissuti dai protagonisti. Siamo stati
trasportati nella dolcezza delle nuvole e poi nelle preoccupazioni che attanagliano inevitabilmente il pilota dell’aereo.
Il maestro Rubino ha suonato, insieme all’orchestra diretta dal maestro Giuseppe Mengoli, ricreando così efficacemente i vari momenti
della vicenda, la marimba, il vibrafono ed i bonghi e con questi soli stessi strumenti, ci ha regalato poi un bis, la “Sarabanda” o meglio la
“terza suite per violoncello”, di Johann Sebastian Bach.
Si tratta di una danza lenta, di carattere solenne, che sembra avere avuto origine in Spagna, come vorticosa danza d'amore, ma si
presuppone che questa derivi a sua volta dall'Arabia o dalla Persia.
Nonostante fosse stata bandita nel 1583 perché ritenuta oscena, venne però frequentemente citata nella letteratura del periodo, fino a
diventare un movimento tipico della suite barocca. Infatti, per esempio, tutte le sei Suite per violoncello di Johann Sebastian Bach
contengono una sarabanda, trasformata da ballo licenzioso in una composizione strumentale, d’andamento lento.
Il maestro percussionista ne ha eseguita una molto famosa, in maniera straordinariamente perfetta.
Accanto a questo moderno compositore, nella seconda parte del concerto è stata eseguita una favola, o meglio la storia di marionette,
che prendevano vita di notte, per poi continuare anche il giorno dopo, nelle loro movenze. Una storia che ci ricorda un po' le vicissitudini di
un burattino di legno creato dalla fantasia del nostro Carlo Collodi, pseudonimo di Carlo Lorenzini, dal nome “Pinocchio. Storia di un
burattino”, scritta nel 1883.
Un romanzo fantastico, anche questo, così come richiamato nel titolo dell’opera del maestro Ottorino Respigni, :”La boutique fantasque”
,un balletto in tre parti, di Léonide Massine, che compose la coreografia e scrisse il libretto. La storia è molto semplice: un costruttore di
marionette assiste alla ribellione delle sue creature, che protestano contro il proposito di una coppia di americani ed un’altra russa, di
acquistare ciascuno una bambola del duo danzante il can can. I due ballerini sarebbero così divisi, in quanto acquistati ciascuno da una
diversa famiglia e allontanati per sempre.
Le bambole, divenute umane, rappresentato la protesta contro tutte le divisioni e le sopraffazioni, ci coinvolgono, ci spingono a
desiderare la pace, ad evitare le guerre, che dividono e fanno soffrire inutilmente.
Mai come in questo momento il mondo ha bisogno di pace ed il messaggio che ci invia il maestro Ottorino Respighi, che si occupò delle
musiche, orchestrando brani per pianoforte di Gioachino Rossini, non è stato mai così attuale.
Continuiamo a sostenere questa nostra giovane orchestra, per la bellezza e la qualità dei suoi concerti, che ogni volta ci regala.
Giuseppe di Gioia

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