A MARGINE DELLA INTERRUZIONE IDRICA, UNA DENUNCIADI “ALTRA BENEVENTO E’ POSSIBILE”
“Oggi e domani sarà servita ai rioni Ferrovia, Libertà e Centro Storico acqua al tetracloroetilene oltre la soglia di contaminazione. Che fine ha fatto lo studio affidato dal Comune all’Università del Sannio per 10.000 euro?”.

“Dalle ore 16 di oggi è stato interrotto il servizio idrico alla parte alta della città per lavori
all’acquedotto campano che fornisce acqua del Biferno, ma Comune e Gesesa non hanno spiegato
che in quella ancora erogata nei quartieri Libertà, Ferrovia e centro storico, benché potabile, è
presente il tetracloroetilene oltre la soglia di contaminazione.
Infatti, i dati forniti da Gesesa nel mese di marzo confermano la concentrazione del pericoloso
inquinante nei pozzi di Pezzapiana ben oltre il limite di 1,1 microgrammi/litri.
Normalmente agli abitanti della parte bassa della città viene servita acqua dei pozzi miscelata con
quella del Biferno per abbassare il livello di contaminazione, ma tra oggi e domani sarà erogata solo
quella della falda cittadina, notoriamente di scarsa qualità.
La presenza del tetracloroetilene oltre la soglia di contaminazione, denunciata da Altra Benevento
dal 2018, si conferma tuttora e nessun ha ancora spiegato cosa ha provocato il picco oltre la soglia
di potabilità di novembre 2022.
In quella occasione il sindaco Mastella, dopo i dubbi e le contestazioni sui dati forniti da ARPAC e
ASL, annunciò con un comunicato ufficiale del 27 novembre, che “è in corso un accertamento da
parte del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli studi del Sannio al fine di
analizzare meglio quanto accaduto”.
A quale “accertamento in corso” si riferiva il sindaco?
Con i docenti del dipartimento di Scienze di Unisannio c’era stato solo un incontro il 24 novembre a
seguito del quale la Giunta Comunale con la delibera n. 247 del 13 dicembre gli conferì l’incarico
per un “supporto scientifico specialistico in ambito idrogeologico”.
Con la convenzione firmata pochi giorni dopo il Dipartimento Scienze e Tecnologia coordinato dal
prof. Pasquale Vito si impegnò a garantire entro 12 mesi “attività di ricerca finalizzate allo studio
idrogeologico del territorio di Benevento interessato dalle opere di captazione delle sotterranee
utilizzate per la fornitura idrica, anche con riferimento ai potenziali e recenti episodi di
contaminazione delle acque”.
I dodici mesi sono trascorsi abbondantemente ma il sindaco Mastella non ha dato alcuna notizia sui
risultati dello studio di Unisannio che avrebbe dovuto spiegare, finalmente, il mistero del
tetracloroetilene nell’acqua servita alla parte bassa della città.
Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie ha completato il lavoro? Il Comune ha pagato i 10.000
euro previsti dalla convenzione?
Ne sanno qualcosa i consiglieri comunali, anche di opposizione, perennemente impegnati a
discutere nelle costosissime commissioni?
Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile””.
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