Lettera aperta a Luciano Valle, segretario della CGIL: la triplice sindacale difende il progetto scellerato di abbattimento e ricostruzione delle scuole Torre-Sala, impossibile da realizzare.
Il Comune sta preparando una variante per aggirare la verifica del Ministero.

Questa mattina (25 settembre) Gabriele Corona, coordinatore del movimento “Altra Benevento è possibile” ha inviato una lettera
aperta a Luciano Valle, segretario della CGIL.
Ecco il testo: “Ti scrivo, pubblicamente, perché sono ancora sorpreso e indignato per il comunicato
del Comune di Benevento relativo all’incontro del sindaco Mastella con la triplice sindacale per il
sostegno al disastroso progetto di abbattimento e ricostruzione delle scuole Federico Torre e Nicola
Sala.
Come tutti sanno, è in corso una verifica del Ministero dell’Istruzione a seguito degli esposti di
Altra Benevento e del Comitato civico per errori e violazioni di legge che il Comune, nonostante
varie segnalazioni, non ha voluto finora correggere.
Già si registra un ritardo di sei mesi sui tempi stabiliti dal cronoprogramma e pertanto, considerate
le scadenze imposte dal PNRR e la necessità di varianti in corso d’opera, si rischia davvero di
abbattere senza riuscire a ricostruire.
Cresce l’indignazione dei cittadini e dei commercianti del rione Mellusi, protestano i docenti e le
famiglie dei bambini costretti a fare lezioni in locali non idonei, i consiglieri di opposizione hanno
presentato apposite interrogazioni e richieste di incontri urgenti, le forze politiche si mobilitano
(tranne PD e FdI) anche con segnalazioni al Ministro ed interrogazioni parlamentari, ma
l’amministrazione Mastella non vuole sentire ragioni e chiama in soccorso CGIL, CISL e UIL.
Nel comunicato inviato dal Comune il 17 settembre si legge: “Il sindaco Clemente Mastella ha
coordinato stamane a Palazzo Mosti, stamane, una riunione, avente ad oggetto i lavori di
abbattimento e ricostruzione della Federico Torre, con i segretari delle sigle sindacali Luciano Valle
ed Evelina Viele (Cgil e Flc Cgil), Fernando Vecchione e Patrizia D’Onofrio (Cisl e Cisl scuola),
Luigi Simeone e Amleto De Nigris (Uil e Uil scuola)…. Nel corso dell’incontro, che si è svolto in
un clima di massima cordialità il Sindaco ha ribadito che l’intervento alla Federico Torre è stato
motivato da motivi di sicurezza, in presenza di relazioni tecniche che ne certificavano la
vulnerabilità, soprattutto in caso malaugurato di eventi sismici. La scelta dell’abbattimento è stata
dettata da ragioni di opportunità tecnico-economica ad abbattere e ricostruire piuttosto che ad
eseguire meri interventi di riadeguamento e dall’oggetto stesso del bando Pnrr. I rappresentanti
delle sigle sindacali hanno espresso apprezzamento per ogni intervento che incrementi la sicurezza
degli edifici scolastici e non hanno espresso contestazioni rispetto alla necessità di eseguire i
lavori.”
Quindi per Cgil, Cisl e Uil non ci sono errori che di fatto rendono irrealizzabile quel progetto; non
ci sono violazioni che rischiano di far saltare il finanziamento; non ci sono problemi per la
eliminazione di via Enzo Marmorale con grave danno per il quartiere.
Allora anche tu pensi che sono visionari il “Comitato salvare le scuole Torre-Sala e il quartiere
Mellusi dallo scempio”, Altra Benevento, Civico22, il Codacons, la Lega, l’Udc, Il Movimento 5
Sede: via Girolamo Vitelli, 90 – 82100 Benevento email: altrabenevento@gmail.com
stelle e i Consiglieri di opposizione a palazzo Mosti che hanno illustrato dettagliatamente i motivi di
critica a quel progetto e anche le possibili soluzioni per non perdere il finanziamento ?
Ma Voi, prima di assicurare il sindaco, cordialmente, di “non avere contestazioni da fare”, avete
letto gli atti, visionato il progetto, verificati i tempi e le modalità di esecuzione?
Non mi meraviglia che Mastella quando si trovi in difficoltà convochi qualcuno che teoricamente
dovrebbe essere più vicino al “campo avverso”, per riceve apprezzamento e condivisione, e tu lo sai
bene.
Lo ha fatto varie volte con le associazioni ambientaliste (soprattutto per la contaminazione dei pozzi
da tetracloroetilene) ma ha avuto lo stesso atteggiamento, qualche mese fa, dopo la condanna del
giudice del lavoro per comportamento antisindacale a danno della CGIL.
In quella occasione, l’ex ministro della Giustizia, invece di scusarsi con i dirigenti sindacali e i
lavoratori, polemizzò con te ed incassò il sostegno di CISL e UIL che attaccarono la CGIL,
“certificando” la grande correttezza della amministrazione comunale.
Proprio ricordando questo recente episodio, mi chiedo come hai potuto prestarti all’utilizzo
strumentale del sindacato a sostegno di un progetto scellerato per l’abbattimento e la ricostruzione
delle due scuole.
Sai che anch’io sono stato dirigente provinciale della CGIL (funzione pubblica, per pochi anni) ma
ho continuare a condividere, anche in altre sigle sindacali, l’impostazione “confederale” che obbliga
a considerare non solo gli interessi “corporativi” di una categoria, ma anche la difesa dei diritti dei
lavoratori, la loro sicurezza, gli interessi dei cittadini, la tutela dell’ambiente.
Ma in questa occasione anche CGIL, CISL e UIL, come Mastella, non hanno voluto sentire le
ragioni dei cittadini, dei commercianti della zona, degli studenti e delle loro famiglie, del Dirigente
scolastico e dei professori che in varie occasioni hanno spiegato dettagliatamente quali sono gli
errori di quel progetto da correggere per avere una scuola sicura in un quartiere vivibile.
Non vi siete neppure preoccupati di segnalare all’Ispettorato provinciale del Lavoro il mancato
rispetto delle norme per la sicurezza di quel cantiere, solo in parte installato, con pericoli per i
lavoratori e i pedoni.
In questi giorni l’amministrazione comunale, anche per aggirare la verifica del Ministero, sta
preparando una variante per tentare di sanare burocraticamente la questione, ma ancora non vuole
riconoscere le nostre ragioni e le nostre critiche che saranno confermate con forza.
Mi auguro che la CGIL possa riconsiderare il “cordiale” sostegno al sindaco, magari dopo aver
esaminato i documenti, le ragioni delle numerose critiche e anche la proposta per non perdere il
finanziamento”.
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