OHS-Ro@d: UN PROGETTO PERLA SICUREZZA STRADALE E LA SALUTA.
Lodata l’iniziativa di Benevento come esperimento unico in Italia

Il 4 ottobre, presso la Rocca dei Rettori, sede della Provincia di Benevento, si è tenuto un convegno per presentare il progetto nazionale
OSH-Ro@d, incentrato sulla salute, sicurezza, lavoro e innovazione. organizzato dall’Inail e coordinato dalla Sapienza Università di Roma.
il progetto coinvolge diverse istituzioni, come la Fondazione Filippo Caracciolo, l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, la Fondazione Rubes
Triva, e l’Azienda Ospedaliera S. Pio di Benevento. L'obiettivo è affrontare le problematiche della sicurezza
stradale, concentrandosi sul sonno alla guida, un tema spesso sottovalutato ma fondamentale nella
prevenzione degli incidenti stradali.
La Dott.ssa Rosalia La Motta, Presidente dell’Automobile Club di Benevento, ha introdotto il progetto
pilota, spiegando che esso mira a studiare e risolvere il problema del sonno alla guida. Ha coinvolto
tutte le forze di polizia locali, come l’Arma dei Carabinieri e la Polizia Stradale, per affrontare la questione
in modo sistematico e approfondito. La Dott.ssa Maria De Feo, Vicario della Prefettura di Benevento, ha
sottolineato l’importanza del progetto per aumentare la percezione dei rischi legati alla guida e migliorare
la prevenzione. Anche il Questore di Benevento, Giovanni Nunzio Trabunella, ha elogiato l’iniziativa,
evidenziando che le apnee notturne non diagnosticate sono spesso una delle cause di incidenti, in
particolare tra i giovani ventenni.
Il Colonello dei Carabinieri, Enrico Calandro, ha evidenziato che circa il 30% degli incidenti stradali sono
causati da distrazione, una percentuale che potrebbe essere ridotta con uno studio accurato. Ha anche
sottolineato come la mancanza di sonno, combinata con uno stile di vita frenetico, contribuisca
notevolmente agli incidenti. Secondo Giuseppe Vecchio, Comandante della Polizia Locale di Benevento,
la sinergia tra le forze di polizia è cruciale per affrontare i 3.100 decessi stradali che avvengono ogni anno
in Italia. Ha anche sottolineato il peso economico della perdita di vite umane, stimata in 10 miliardi di
euro annui.
Il convegno ha visto anche l’intervento della Dott.ssa Antonella Polimeni, coordinatrice scientifica del
progetto, che ha ringraziato i partecipanti per il loro impegno nel trovare soluzioni al problema del sonno
alla guida. La Dott.ssa Agnese Martini, responsabile scientifico di Inail, ha portato alla luce dati
allarmanti: oltre un milione di persone muoiono ogni anno in incidenti stradali nel mondo, con circa un
terzo degli incidenti legati a cause lavorative. Martini ha anche evidenziato che il 43% delle vittime di
incidenti sul lavoro sono ultracinquantenni e che molti di questi incidenti avvengono di notte, spesso a
causa della deprivazione del sonno. Ha menzionato anche l’Osas (Sindrome delle Apnee Ostruttive del
Sonno), una patologia che colpisce oltre un miliardo di persone nel mondo e che contribuisce
significativamente agli incidenti stradali.
Un contributo scientifico di rilievo è stato dato dal Prof. Sergio Garbarino, neurologo dell’Università di
Genova, che ha sottolineato come il sonno occupi un terzo della vita di una persona e come una sua
deprivazione possa portare a gravi conseguenze, tra cui infarti, diabete e incidenti stradali. Garbarino ha
anche spiegato che, in media, gli incidenti legati al sonno si verificano durante il pomeriggio o la notte,
specialmente tra i giovani. Il sonno, secondo Garbarino, è stato a lungo sottovalutato, ma la
neuroscienza ha dimostrato che ha un impatto significativo sulle prestazioni psicofisiche delle persone.
Il Dott. Mario Del Donno, Primario presso l’Azienda Sanitaria S. Pio, ha spiegato come l’apnea notturna,
il russamento e altri disturbi del sonno siano spesso collegati a incidenti stradali. In uno studio su 1500
persone, l'85% dei casi di apnea notturna non era stato diagnosticato. Fattori come obesità, alcool,
droghe e problemi anatomici contribuiscono significativamente a questa patologia. Secondo Del Donno,
un obiettivo ambizioso è quello di ridurre a zero, entro il 2050, il numero di incidenti stradali legati al sonno.
Il convegno ha proseguito con una tavola rotonda, dove è stato spiegato perché Benevento è stata
scelta come sede del progetto. La città ha una rete istituzionale compatta, facilitando la collaborazione
tra diversi enti e istituzioni. La Dott.ssa La Motta, promotrice del progetto, è stata elogiata per la sua
capacità di mettere insieme varie competenze e creare una sinergia unica tra le istituzioni. Durante la
tavola rotonda, il Dott. Limongelli ha presentato la Scuola di Polizia di Benevento, spiegando che la
formazione e l’aggiornamento delle forze dell’ordine sono fondamentali per prevenire incidenti stradali.
Ha anche menzionato i corsi specifici sulla sicurezza stradale, frequentati da oltre 1950 discenti.
Il Maggiore dei Carabinieri, Emanuele Grio, ha sottolineato l’importanza della prevenzione e
dell’educazione stradale. Ha spiegato che la raccolta di dati accurati, l’analisi delle condizioni psicofisiche
dei guidatori e l’uso di tecnologie moderne possono contribuire significativamente alla riduzione degli
incidenti. Anche l'uso dello smartphone durante la guida è stato individuato come un pericolo crescente.
Secondo Grio, è fondamentale sensibilizzare i giovani e promuovere incontri formativi nelle scuole per
prevenire comportamenti rischiosi.
L’Ispettore Carlo Maselli ha evidenziato che la responsabilità penale negli incidenti stradali è sempre
personale e che il guidatore è il primo responsabile. Questo aspetto rende ancora più importante la
collaborazione tra le forze di polizia e la prevenzione. Il Comandante in quiescenza, Fioravante Bosco, ha
ricordato come il numero di vigili urbani a Benevento sia drasticamente diminuito negli anni, rendendo
più difficile una presenza capillare sul territorio. Ha anche sottolineato che la mancanza di sonno è
un’aggravante negli incidenti stradali, come previsto dall’articolo 141 del Codice della Strada.
Il Dott. Luigi Di Matteo, intervenuto via web, ha spiegato come la mancanza di informazioni sulle
condizioni psicofisiche dei guidatori, previste dall’articolo 186 del Codice della Strada, rappresenti una
lacuna normativa. Ha lodato l’iniziativa di Benevento come un esperimento unico in Italia, reso possibile
grazie alla collaborazione tra le forze di polizia e la tenacia della Dott.ssa La Motta. Il Dott. Gerardo
Capozza ha concluso i lavori del convegno, esprimendo la volontà di estendere il progetto a livello
europeo, collaborando con realtà internazionali, come il gruppo S. Anna di Milano, e il Nord Africa.
Capozza ha anche ricordato che la Campania è una regione d’eccellenza per la ricerca, grazie a
strutture come la Galleria del Vento presso il Centro Ricerche Aerospaziale di Capua.
Il convegno ha anche presentato il Tour della Salute, un’iniziativa che ha fatto tappa a Benevento,
offrendo controlli medici gratuiti alla popolazione. L’obiettivo del Tour, guidato dalla Dott.ssa Maria
Assunta Martino, è quello di promuovere la prevenzione nella società, un tema strettamente legato al
progetto OSH-Ro@d.
In conclusione, il convegno ha sottolineato l’importanza di un approccio multidisciplinare alla sicurezza
stradale, unendo medicina, ingegneria e forze dell’ordine. La collaborazione tra enti e istituzioni locali
rappresenta un modello che potrebbe essere replicato a livello nazionale e internazionale, contribuendo
alla riduzione degli incidenti stradali e migliorando la qualità della vita dei cittadini.
Giuseppe Di Gioia
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