OTTIMO AVVIO DELLA STAGIONE TEATRALE INVERNALE DI “BENEVENTO CITTA’SPETTACOLO”, ANCHE PERCHE’ IL PROTGONISTA DELLA COMMEDIA, “L’ARTE DELLA TRUFFA”, E’ STATO IL BRAVO E DIVERTENTISSIMO BIAGIO ZZO
Come non mai, il Teatro Comunale, definito bomboniera da Biagio Izzo, era affollatissimo

Chi scrive comincia ad assaporare il valore di ”Benevento Città Spettacolo”, nell’autunno-inverno di ogni anno, quando, sempre
nell’ambito della rassegna, vengono programmati gli spettacoli teatrali. Sembra, in quel periodo, di rivivere l’era di Ugo Gregoretti, molto
caro a beneventani, non quelli che lo fecero andar via perché aveva parlato male di una categoria commerciale della città, ma quelli che
ne hanno apprezzato il valore artistico, per aver fatto parlare la stampa di tiratura nazionale della nostra città, nel mentre veniva
programmata anche la mostra cinematografica di Venezia. Non a caso, è cittadino onorario di Benevento, e, non a caso, l’attuale
direttore artistico della rassegna, che con la “Benevento Città Spettacolo” di Gregortti, non ha niente in comune, se si eccettuano le
rappresentazione teatrali di cui sopra, ha istituito il premio Gregoritti , che ogni anno viene assegnato ad un artista di lunga carriera.
La stagione di quest’anno ha avuto un ottimo avvio, con “L’arte della truffa”, magistralmente interpretata da Biagio Izzo, nei panni di un
truffatore, che riesce a tirare dai guai il cognato Gianmario che non lo voleva nella sua casa, scelta come luogo ove scontare, con gli
arresti domiciali, i rimanenti tre anni della pena inflittagli.
. Infatti, il 4 novembre è stata inaugurata la stagione teatrale 2024-2025, con la brillante commedia di cui sopra, pensata da Toni
Fornari, Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli, Augusto Fornari, al tempo stesso, anche regista.
Biagio Izzo si è cimentato nel ruolo del protagonista di questa storia, che inizia con un bel litigio nell’appartamento dove la sorella,
Stefania, (Carla Ferrero) vive con il marito Gianmario, un uomo d’affari, interpretato da, Roberto Giordano.
Gianmario lavora da sempre con il Vaticano, continuando così una tradizione di famiglia del padre e del nonno. Egli è in attesa di
concludere un importante contratto, niente di meno che la ristrutturazione del Duomo di Napoli, la casa dei napoletani. Per ottenere
l’appalto, deve interloquire con il cardinale, Pacini, interpretato da Arduino Speranza, il quale è abituato, da sempre ad intrattenere
rapporti con l’azienda di Gianmario.
Quest’ultimo è preoccupato per la buona riuscita dell’operazione, in quanto da buon napoletano superstizioso, non riesce a trovare la
sua cravatta portafortuna, di colore pervinca. Già questo contrattempo gli sembra di cattivo presagio, quando gli giunge la ferale notizia
che il cognato, Francesco, fratello della moglie, interpretato da Biagio Izzo, dovrà scontare la sua ultima pena di tre anni di carcere, in
casa sua. Infatti, gli sono stati concessi gli arresti domiciliari e non ha nessun altro luogo dove dimorare.
Malgrado la sua opposizione, Gianmario dovrà accettare la situazione, e si vedrà arrivare in casa il cognato pregiudicato,
accompagnato dal carabiniere (Ciro Pauciullo), con l’auto di servizio, a sirene spiegate.
I timori dell’imprenditore non sono infondati, perché la presenza del cognato pregiudicato, esperto nelle truffe, rischia di far saltare i
buoni rapporti che intercorrono con il cardinale. La situazione diviene da batticuore, quando quest’ultimo decide di recarsi a casa di
Gianmario per definire i tratti dell’appalto, in un luogo sicuro, lontano dagli sguardi e dalle orecchie indiscrete degli impiegati del
Vaticano.
Se lo ritrova dunque una sera a cena, con la cameriera che al momento è in vacanza e che per fortuna viene sostituita dalla
simpaticissima Cielo, amica del cuore di Stefania, nonché sua dirimpettaia, interpretata da Adele Vitale. Quest’ultima ha preparato la
cena da consumare inizialmente con Francesco, con cui sembra sia scattata una scintilla, ma in realtà sarà servita per cenare con il
Cardinale.
In tutto questo trambusto, è giunta la brutta notizia che Giampiero, socio di Gianmario, ha sottratto tutti i soldi dal conto corrente,
lasciandolo completamente in bianco. A questo punto subentra il cognato Francesco, che ha sempre svolto l’attività di truffatore, il
quale cerca di porre rimedio alla situazione.
Il bellissimo spettacolo dura circa due ore, che trascorrono in allegria, grazie alle continue battute dei protagonisti, che si muovono
sulle scene ideate da Massimo Comune, illuminate dalle luci di Luigi Raia. Le musiche sono state composte dal Gruppo Smp ed
abbiamo avuto modo di ascoltare l’esecuzione di “O zappatore” e “Il cielo in una stanza”. Uno spettacolo eccezionale, soprattutto grazie
alla bravura degli attori, che hanno indossato i costumi realizzati da Federica Calabrese. Ringraziamo la produzione esecutiva di
Giacomo Monda, per la realizzazione della commedia.
Nel congedarsi dal pubblico, alla fine della serata, Biagio Izzo si è detto felice di aver recitato a Benevento, nel bellissimo Teatro
Comunale, e si è augurato di ritornarci presto.
Ed anche noi tutti saremo contentissimi di rivederlo e soprattutto di riascoltarlo.
Giuseppe Di Gioia
Comment