UN ALTRO LAVORO TEATRALE, QUELLO SULLA PROLIFERAZIONE, PRESENTATO AL TEATRO COMUNALE DI BENEVENTO DA CARLO BUCCIROSSO.
Il noto artista partenopeo è autore e regista dell’opera teatrale

La commedia è stata scritta e diretta da Carlo Buccirosso, interpretata da Mimmo Chianese, nel ruolo del Sig. Tomacelli, mentre
Donatella de Felice, è sua moglie. Massimo Andrei, si è cimentato nel ruolo del portiere, Salvatore, con Elvira Zingone, sua figlia, Angelina,
e Davide Marotta, suo figlio.
Stefania de Francesco, ha ricoperto il ruolo di Virginia, mentre Matteo Tugnoli, ha vestito i panni del Dott. De Angelis.
Il cast ha indossato i costumi di Zaira de Vincentiis
ed ha recitato sulle scene particolarmente ricche di mobili e suppellettili, allestite da Gilda Cerullo e Renato Lori, mentre il disegno delle
luci è stato realizzato Luigi Della Monica.
Le musiche sono state scelte da Cosimo Lombardi, mentre Buccirosso si è avvalso dell’aiuto regia di Fabrizio Miano
Lo spettacolo è stato prodotto da Ente Teatro Cronaca e A.G. Spettacoli.
Ormai sono passati tre anni dallo scoppio della pandemia del Covid -19 e questa commedia ci induce a riflettere sulle tematiche e sugli
strascichi che essa ha portato con sé.
In primis, il paradossale numero di morti, in quasi tutte le famiglie vi è stata almeno una vittima, si sono create così situazioni familiari
particolari, con il proliferare di persone vedove, siano esse uomini che donne.
In questo contesto si inserisce il lavoro teatrale di Carlo Buccirosso, in cui vengono affrontate varie tematiche. Quella della sopravvenuta
solitudine, in caso di vedovanza, che si intreccia con gli antichi desideri dell’uomo di avere una prole, qualcuno cioè che continui a vivere
dopo di noi.
Il nostro protagonista racchiude in sé tutte queste variabili, unite all’inevitabile declino economico che stiamo vivendo, grazie al notevole
aumento del carburante, che si ripercuote su tutti i prezzi del vivere quotidiano, siano essi beni primari, che beni voluttuari, come quelli di
antiquariato. Una crisi strisciante e spaventosa che ha costretto il nostro, Cosimo Cannavacciuolo, anche a chiudere il proprio negozio
d’antiquariato.
Ricorda benissimo la causa della morte della moglie e per questo continua ad avere un atteggiamento molto cauto nei confronti degli
altri e a pretendere la massima pulizia della casa in cui vive e nella quale ospita la sig.na Virginia, cantante ed attrice, che si prepara alla
recitazione ed al canto, nell’ attesa che arrivi, anche per lei, il momento del successo.
Cosimo, quindi, è contento di questa presenza femminile, che gli permette di allentare la tensione dovuta alla sua ormai costante
insolvenza del mutuo, contratto anni prima, per l’acquisto dell’appartamento in cui vive.
A questo punto, è costretto a confrontarsi con la propria realtà economica, che è in costante discesa.
Infatti, la banca, sembra sempre più intenzionata ad espropriargli l’appartamento, a causa dei reiterati mancati pagamenti…
Nel palazzo in cui vive, gode però della presenza del portiere, Salvatore, e dei suoi
suoi due figli Ninuccio e Angelina, il primo in continua opposizione con Cannavacciuolo, mentre la seconda, si dedica alla pulizia
dell’appartamento del vedovo, per mettere da parte qualche risparmio, da utilizzare in occasione delle nozze, con un fidanzato, al
momento ancora ignoto.
Cannavacciuolo è anche circondato da altri vicini: la coppia di coniugi Tomaciello e dal Dott. De Angelis, ginecologo, che contribuiscono
ad arricchire la sua vita e a renderla meno monotona.
La commedia si compone di due atti, nel primo ci vengono presentati i vari personaggi, con le loro aspirazioni, e, nella seconda parte, con
un dialogo a due, o a tre, si assiste a tutta una serie di battute e di gangs che garantisco uno spettacolo ricco e divertente.
Infatti, in queste due ore di spettacolo, abbiamo potuto dimenticare i nostri problemi, per cercare di capire e risolvere quelli di Cosimo…
In questo tentativo siamo stati rallegrati da una serie di valzer che hanno aperto la commedia ed hanno sottolineato altri momenti dello
spettacolo.
In quest’ultimo lavoro teatrale si conferma la consolidata bravura di Carlo Buccirosso, sia come autore che come regista dello stesso.
Lo spettacolo, incentrato sul tema della proliferazione, era quello di come inseminare la signora Donatella Ge Felice, poichè il marito, il
sig. Tomecelli, è sterile, ma se il signor Cannavacciuolo fosse riuscito a trovare il modo come mettere incinta la signora Del Felice, il
signor Tomacelli, direttore della banca dove il signor Cannavacciuolo avere contratto il mutuo, avrebbe pagato i ratei del mutuo, quelli
arretrati e quelli successivi, Il portiere viene incaricato dal signor Cannavacciuolo di consegnare una confezione di spermatozoi congelati
alla signora De Felice, per porre in essere una fecondazione eterologa, ma il portiere si rifiuta. Alla fine, però, il signor Tomacelli decide di
adottare una bambina, ma mantiene la promessa di pagare i ratei del mutuo del signor Cannavacciuolo.
Giuseppe Di Gioia
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