AMBIENTE E VERDE PUBBLICO : SI CURINO EFFICACEMENTE gli ALBERI! IL FUTURO NON PUO’ ESSERE IL MERO ABBATTIMENTO.
Una nota di Rosetta De Stasio Consigliera comunale di “Prima Benevento”

Da questa mattina è cominciato l’abbattimento delle conifere ammalate e
classificate, in virtù di perizia agronomica commissionata dall’Assessorato
all’Ambiente, in Categoria D.
Si tratta, come comunicato, di ben 70 alberature, la maggior parte delle quali
ubicate tra Viale Atlantici (19), Via Pace Vecchia e via Fratelli Rosselli.
Alla fine del 2021 e inizio 2022 portai avanti, insieme alle Associazioni e ad
altri colleghi consiglieri, la battaglia per evitare l’abbattimento di ben 352
conifere stabilito dalla famosa delibera n. 41 del 3 Marzo 2020.
In quell’occasione, dopo una serie di denunzie e perizie, vennero abbattuti
36 alberi in luogo dei previsti 352.
Ovviamente la mia posizione riguardo alla questione più generale
dell’ambiente, e in particolare a quella degli alberi, non è mutata.
E’ però del tutto evidente che, allorquando le alberature vengono classificate
in categoria D, c’è poco da fare, come espressamente previsto anche dal
Ministero delle Politiche Agricole. E purtroppo ben 70 piante hanno
riportato questa classificazione.
Il problema è alla base, come precisato tre anni fa: vi è un’evidente carenza
di cura e manutenzione degli alberi che rappresenta la vera causa della
necessità di abbattimento delle stesse.
L’enderoterapia, prevista espressamente per combattere il parassita
Toumeyella parvicornis (noto come Cocciniglia tartaruga), da cui sono
affetti molti dei nostri alberi, va praticata, secondo il protocollo del
Ministero, una volta all’anno nel caso di forte attacco da parte del parassita.
Nel 2021 venne individuata la presenza di questo parassita ma, dopo
l’enderoterapia con l’antiparassita Vargas praticata nel Settembre 2022, non
è stato fatto più nulla…e, naturalmente, gli alberi, già gravemente affetti
dalla cocciniglia, sono finiti in categoria D, e cioè sono giunti alla fase
terminale della loro vita.
Probabilmente se la terapia fosse stata praticata anche nel Settembre 2023 e
2024, oggi non ci troveremo a dover abbattere ben 70 alberi!
Il danno ormai è fatto, ma abbiamo il dovere di evitare il prodursi di danni
ulteriori, e, in parole povere, di evitare che nel giro di pochi anni dei
meravigliosi alberi della città resti solo un ricordo!
E’ ultroneo sottolineare le motivazioni in virtù delle quali gli alberi, ed i pini
in particolare, costituiscono una enorme ricchezza per la nostra città, e non
solo perché molti di essi sono stati considerati “storici”.
E’, pertanto, fondamentale per chi amministra tutelare la salute e la vita
degli alberi e, più in generale, del verde, perché attraverso quest’opera viene
tutelata anche la salute dei cittadini.
Nel colloquio intercorso con l’Assessore Rosa gli ho chiesto espressamente
di fare in modo non solo di sostituire gli alberi che saranno abbattuti (con lo
stesso genere – pinus pinea – o altro concordato con la Soprintendenza, vista
la carenza a reperire i pini), ma soprattutto di procedere annualmente, ed in
maniera efficace e professionale, con le necessarie cure per combattere il
parassita che può portare alla morte i nostri alberi.
L’invito non può essere rivolto solo all’Assessore all’Ambiente, ma
all’intera Amministrazione che, già in sede di approvazione del bilancio
preventivo 2025, dovrebbe destinare somme sufficienti alla cura e
manutenzione degli alberi, magari spostandole da altri capitoli che, al
momento, possono essere considerati meno urgenti.
Mi auguro che l’orribile spettacolo dell’abbattimento degli alberi appena
cominciato possa sensibilizzare chi è al governo della città, e toccare le
corde di quel senso del dovere e della responsabilità che troppo spesso viene
accantonato.
Così come era giusto, onde evitare tragedie e danni ai cittadini, procedere
all’abbattimento degli alberi ormai giunti a fine vita, è altrettanto giusto ed
auspicabile procedere alla cura efficace, sistematica ed efficiente, per
salvare quelli che ancora possono donarci salute e bellezza.
Non dimentichiamolo : la salute degli alberi e del verde va di pari passo con
la nostra salute. Un ambiente vivibile garantisce una migliore qualità della
vita e il dovere di chi amministra è la sua tutela.
Così come dovere di chi amministra è limitare i disagi alla cittadinanza:
l’operazione di abbattimento, che richiede molti giorni, poteva essere
effettuata in orario notturno, e non durante la giornata.
I disagi prodotti sono sotto gli occhi di tutti. E allora perché non organizzare
le cose in modo diverso?. La città è già invasa da cantieri con la
conseguente chiusura di strade e parcheggi. Senza dubbio la chiusura, anche
parziale, di Viale degli Atlantici, va a complicare non poco la già delicata
situazione di traffico e mobilità.
Perché allora non valutare l’ipotesi dei lavori notturni? Certamente
costerebbero di più, ma onestamente sarebbero soldi spesi bene, considerato
che eviterebbero un bel po' di disagi alla cittadinanza.
Il problema è sempre lo stesso: se ci fosse una effettiva programmazione
non ci troveremo in una continua emergenza. Ed anche le urgenze
potrebbero essere affrontate in modo diverso.
Ma troppo spesso, pur condividendo la bontà di molte opere e la necessità di
molti interventi, va evidenziato che si ricorre sempre e solo
all’improvvisazione.
E l’improvvisazione porta ai ritardi nelle consegne delle opere, alle chiusure
contemporanee di strade e parcheggi, all’abbattimento dei nostri
meravigliosi alberi, alla confusione generale della città.
E se si cambiasse finalmente registro? Se si cominciasse a programmare
veramente? Se si amministrasse in modo consapevole?
La risposta è una : la città crescerebbe davvero!”.
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