IL BALLETTO DI MOSCA HA INCANTATO IL PUBBLICO DEL TEATRO COMUNALE
L’esibizione del Balletto, organizzata dall’Accademia di Santa Sofia, è stata preceduta dal un seminario sull’Intelligenza Artificiale, tenuto dal Prof. Vincenzo Verdicchio

L’Accademia di S. Sofia, in tandem con l’Università del Sannio e il Conservatorio "N. Sala", ha inaugurato l’anno 2025 con un evento che ha
messo insieme cervelli e bellezza: da una parte un seminario sull’intelligenza artificiale, dall’altra il fascino intramontabile del Balletto di
Mosca.
Partiamo dal seminario, tenuto dal Prof. Vincenzo Verdicchio che ha analizzato un tema che più attuale: “L’intelligenza artificiale tra etica
e diritto”. Il professore è stato super chiaro, parlando del rapporto (complicato) tra noi umani e le tecnologie. Ha ribadito che la tecnologia
dovrebbe migliorare le nostre vite, non toglierci umanità o dignità. Un esempio? L’Intelligenza Artificiale può fare miracoli nei settori più
pesanti come lavori usuranti o in ambito medico. Ma attenzione: c’è il rovescio della medaglia, tipo il “capitalismo di sorveglianza” (sì,
quelle pubblicità che ti leggono nel pensiero) o i consumi guidati da bisogni che manco sapevi di avere.
Un altro punto caldo? Il rischio che l’Intelligenza Artificiale rafforzi pregiudizi o condizioni, decisioni cruciali, tipo l’accesso a
finanziamenti. Però, c’è una buona notizia: la legislazione italiana è piuttosto severa e protegge dagli usi non etici di queste tecnologie.
La magia del Balletto di Mosca
Dopo tanto ragionare, ci voleva un po’ di magia. Ed è proprio questo che il Balletto di Mosca , Russian Classic Ballettha portato al Teatro
Comunale di Benevento: pura emozione. Costumi scintillanti, movimenti perfetti, e una musica che ti entra nel cuore. Il pubblico,
inizialmente un po’ timido, è stato conquistato dalle coreografie di Marius Petipa eseguite per il balletto “Il lago dei cigni“ di Tchaikovsky in
pochi minuti, fino a richiedere un bis. La direzione artistica è stata curata da Evgeniya Bespalova.
Purtroppo, il lieto fine non è stato per tutti. All’uscita, alcuni membri della comunità ucraina locale hanno manifestato contro la
compagnia russa e gli spettatori, ricordando il conflitto ancora in corso tra Russia e Ucraina. Un gesto poco comprensibile, ma che fa
riflettere su quanto sia difficile costruire ponti in tempi di tensione.
Zelens’kyj aveva, però, favorito la presenza di americani nel paese di cui è Presidente, co l’intento di aderire alla Allenza Atlantica, una
organizzazione denominata Nato ma che si legge America. Gli americani, presenti anche nella città ucraina ai confini della Russia,
paragonata da Zelens’kyj alla nostra Genova, “erano andati ad abbaiare davanti alle porte della Russia”, ha detto Papa Francesco in una
intervista rilasciata al Corriere della Sera. Poiché Zelens’kyj non era rimasto autonomo rispetto sia a Russia che Stati Uniti, la presenza
degli americani nella città ucraina paragonata a Genova, era stata ritenuta da Putin un provocazione, rispetto alla quale il capo del
Cremlino non poteva starsene con le mani conserte. Infatti, in capo del Cremlino ha creato una zona cuscinetto tra Ucraina e Russia.
Un altro appuntamento
La Stagione Artistica 2025 è continuata con un altro evento: sabato 25 gennaio, alle 19:00, sempre all’Auditorium S. Agostino, il Prof.
Giovanni Filatrella ha tenuto una conferenza intitolata “La fisica della musica”. Subito dopo, abbiamo assistito all’esibizione musicale
“Fuochi d’artificio 2”, a cura dell’Accademia di S. Sofia.
Insomma, arte e sapere non mancheranno mai in questa rassegna, diretta Marcella Parziale e Filippo Zigante, con la consulenza
scientifica di Aglaia MaClintock.
Giuseppe Di Gioia
Comment