UNA MOLTO DISCUTIBILE SANZIONE E’ STATA COMMINATA A 3-4 CITTADINI RESIDENTI IN VIA VIANELLI
Una ordinanza, emessa con effetto immediato, ha attivato il Comando della Polizia Urbana

Quello che non si conquista con la protesta e la denuncia, si ottiene con la politica del corridoio o, meglio ancora, con la politica dei
capannelli. Infatti, grazie alla politica dei capannelli, è stata istituita finalmente, in via Vianelli, la sosta riservata ai residenti. Gli stalli,
delimitati con strisce gialle, lasciando anche spazi di sosta libera, sono stati predisposti qualche mese fa, ma la decorrenza dello sosta
riservata ai residenti ha avuto inizio il 16 gennaio u.s., con l’emissione di una ordinanza, senza che i beneficiari di questo provvedimento
fossero informati. Sì, perché quelle strisce che delimitavano gli spazi per la sosta dei residenti non avrebbero avuto alcun valore, alcuna
efficacia, se non fosse stata emessa una ordinanza.
Quindi, bisogna prendere in considerazione la data del 16 gennaio 2025 per sviluppare un discorso che chi scrive si appresta a fare.
Ammesso che i residenti di via Vianelli fossero stati informati della emissione dell’ordinanza, senza recarsi all’albo pretorio del Comune
per venire a conoscenza degli atti posti in essere dall’amministrazione comunale ma venendo informati con l’affissione di una copia
dell’ordinanza sul segnale stradale, poco evidente, che indica la sosta per i residenti, avrebbero dovuto recarsi al preposto ufficio
comunale per chiedere il pass attestante la loro condizione di residenti in via Vianelli. Dopo di che avrebbero dovuto attendere almeno una
settimana per il rilascio del pass, se qualche cittadino, anche residente in via Vianelli, non avesse pensato di ricorrere al Tar, nell’arco dei
previsti 60 giorni di tempo, contro l’ordinanza.
Ma lasciamo stare l’eventualità di un ricorso al Tar. Prendiamo, invece, in considerazione i tempi richiesti per l’ottenimento del pass, se
qualche residente non sia stato impossibilitato a recarsi al preposto ufficio comunale perché colpito dall’influenza stagionale.
Invece, è capitato che i vigili urbani, senza prendere in considerazione le circostanze appena accennate, si siano subito attivati per
imporre il rispetto dell’ordinanza, disposta con effetto immediato, senza che neanche il dirigente comunale che l’ha emessa abbia preso
in considerazione le predette circostanze.
E’ successo, così, che il 22 gennaio, 6 giorni dopo l’emissione dell’ordinanza, dei vigili urbani si siano recati in via Vianelli, per
verificare, attraverso l’affissione sulla consolle anteriore delle autovetture, l’esposizione dei pass, attestante che il proprietario
dell’automezzo è residente in via Vianelli. E’ capitato, però, che quel giorno siano stati sanzionati, perché sprovvisti del pass, 3-4 residenti,
abitanti nell’ex palazzo Inail, dove vi sono 16 appartamenti occupati da 16 famiglie, molte delle quali parcheggiano la propria autovettura
nel cortile della ex sede dell’ente assicurativo.
Anche chi scrive è stato sanzionato, pur in presenza sulla consolle della propria vettura del contrassegno dell’Ordine dei giornalisti
della Campania e l’autorizzazione, rilasciata dal Comune, che gli consente di circolare nelle zone a traffico limitato e di sostare anche
negli stalli riservati ai residenti, abitanti in tali zone. Ma, poiché via Vianelli non è nel centro storico, chi scrive non era autorizzato a
sostare, senza il pass, negli spazi riservati a coloro che risiedono in tale strada. L’esposizione del contrassegno dell’Ordine dei giornalisti
e dell’autorizzazione del Comune avrebbero dovuto comunque orientare i vigili sanzionatori a capire che il proprietario dell’autovettura
destinataria della contestazione abita in via Vianelli e che, se non era ancora in possesso del pass, avrebbe avuto qualche problema.
Ma l’esigenza del Comando dei Vigili Urbani, e quindi del Comune di Benevento, di fare cassa non ha indotto i vigili sanzionatori a
soprassedere nel contestare una violazione, molto discutibile per usare un eufemismo, al codice della strada.
Però, le casse del Comune di Benevento non dovrebbero essere dissanguate più di tanto, se il sindaco si consente, a spese dei
cittadini, di farsi propaganda, rispetto a qualche migliaio di contribuenti, con telefonate domenicali.
Il 23 gennaio chi scrive ha chiesto il pass al preposto ufficio comunale, pass che, salvo complicazioni, gli sarà consegnato il 31
gennaio, cioè 7 giorni dopo la richiesta, mentre i vigili hanno rilevato le violazioni al cds 6 giorni dopo l’emissione dell’ordinanza.
Fatte presenti, per le vie brevi, in Prefettura le circostanze enunciate in questa nota, a chi scrive è stato detto che il ricorso, trasmesso
per il tramite del Comando della Polizia Municipale, che nelle sue considerazioni non avrebbe certo smentito se stesso, non sarebbe
stato accolto. Cosi, entro i 5 giorni dall’emissione della sanzione, previsti per il pagamento della misura ridotta, abbiamo corrisposto
l’importo di una molto discutibile sanzione. Ora, in attesa di ricevere il pass, chi scrive ha esposto sulla consolle copia della sanzione, un
cartello attestante che egli risiede in via Vianelli e copia dell’autorizzazione, non firmata, a sostare in via Vianelli. Speriamo che me la
cavo, recita il titolo di un famoso libro.
Giuseppe Di Gioia
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