“IL CALAMARO GIGANTE” INCANTA IL TEATRO COMUNALE DI BENEVENTO
La magistrale interpretazione di Angela Finocchiaro, protagonista della commedia

Nuovo appuntamento al Teatro Comunale di Benevento con” Il calamaro gigante”, adattamento teatrale dell'omonimo libro di Fabio
Genovesi. Lo spettacolo, curato dallo stesso Genovesi insieme ad Angela Finocchiaro e Bruno Stori, ha conquistato il pubblico con una
storia intensa e avvincente.
Il cast comprende Marco Buldrassi, Simone Cammarata, Sofia Galvan, Stefania Menestrina, Caterina Montanari, Francesca Santamaria
Amato e Beniamino Zannoni. La produzione è firmata da Enfi Teatro e Teatro Nazionale di Genova.
Le musiche di Rocco Tanica e Diego Maggi hanno sottolineato i momenti più emozionanti, mentre le scenografie di Anna Varaldo – con
l’assistenza di Nina Donatini e le luci di Gaetano La Mela – hanno creato un'atmosfera suggestiva. I costumi, disegnati dalla stessa
Varaldo, sono stati realizzati dalla Sartoria Teatrale Nanina. Le creature marine, ideate da Alessandro Baronio, hanno aggiunto un tocco
magico all'allestimento diretto da Daniele Donatini.
Lo spettacolo si apre con una voce fuori campo che accoglie il pubblico con queste parole: “siete nel nostro circo. Noi crediamoci,
affidiamoci e tuffiamoci”.
La protagonista, Angela (interpretata da Angela Finocchiaro), è un’assicuratrice in viaggio verso una cena di lavoro. Dopo aver trascorso
una giornata al mare, si ritrova bloccata nel traffico del rientro, temendo di arrivare in ritardo e di perdere il posto a vantaggio del suo
ambizioso collega Stagetti.
Ad un certo punto un’onda anomala la trascina via. Quando la tempesta si placa, viene salvata da un personaggio misterioso: Pierre
Denys de Montfort (Bruno Stori), un esploratore che da secoli solca i mari alla ricerca di un calamaro gigante.
Inizia così un viaggio straordinario tra leggende e scoperte. Montfort, esperto di conchiglie, è convinto dell’esistenza di questa creatura
sfuggente, ma deve scontrarsi con lo scettico scienziato Richard Dover (Gennaro Apicella), che nega qualsiasi fondamento scientifico alle
sue ricerche.
Angela confessa di aver sempre avuto una strana passione per il calamaro gigante: da bambina, era stato il suo animale preferito, tanto
da meritarsi il soprannome di "Calamara". Riflettendo sulle delusioni della sua infanzia – come il padre che le negò il piacere di visitare un
vero circo – Angela si immerge in un ricordo dopo l’altro
L’avventura vede coinvolti un equipaggio di marinai e un capitano, fino all’atteso avvistamento del calamaro. Montfort inizia a dubitare
della sua missione: Linneo non lo ha mai menzionato... Forse è ora di tornare a Dunkirk.. Eppure, il viaggio continua, portandoli fino alla
Cappella di San Tommaso, tempio degli ex voto dei marinai scampati alle tempeste, e a un fiordo leggendario, dove nel 1749 sette navi
furono inghiottite dal mare.
Alla fine, Montfort prepara il certificato di esistenza del calamaro gigante: esiste da sempre e per sempre. Credere in qualcosa significa
renderla vera”.
Gli attori salutano il pubblico con un’ultima canzone, mentre i circensi offrono le loro performance. Il calamaro gigante rappresenta un
inno alla speranza, un incoraggiamento a non smettere mai di credere nei propri sogni.
Il regista Carlo Sciaccaluga, assistito da Silvia Biancalana, ha spiegato:
"L esistenza del calamaro gigante fu confermata dalla scienza solo nel 1871. Per secoli, i suoi avvistamenti sporadici hanno alimentato
racconti su mostri marini. Per Fabio Genovesi, questa creatura rappresenta l’impossibile che diventa reale”.
Un plauso speciale va ad Angela Finocchiaro, che, con il suo talento e la sua ironia, ha dato vita a un personaggio indimenticabile.
Il prossimo spettacolo in programma,“Il Malloppo”, con Gianfelice Imparato e Marina Massironi, in scena il 23 febbraio..
Giuseppe Di Gioia
Comment